Prof. Guido Ambrosini (Docente di Ginecologia, ed Ostetricia, Università degli Studi di Padova)
Introduzione
L’amenorrea è l’assenza del ciclo mestruale per almeno tre mesi consecutivi nelle donne che in precedenza avevano mestruazioni regolari. Nel contesto sportivo, l’amenorrea secondaria è un fenomeno comune tra le atlete, specialmente in discipline che richiedono un’intensa attività fisica e un basso livello di grasso corporeo. Il pugilato, essendo uno sport ad alta intensità con severi requisiti di peso, può avere un impatto significativo sugli ormoni femminili, influenzando la salute riproduttiva e metabolica delle atlete.
Amenorrea e Sport: Un Problema Diffuso tra le Atlete
L’amenorrea nelle atlete è spesso parte della cosiddetta Triade dell’Atleta Femminile, che comprende:
1. Deficit energetico (con o senza disturbi alimentari)
2. Disfunzioni mestruali (amenorrea o oligomenorrea)
3. Ridotta densità ossea (osteopenia o osteoporosi)
Le cause principali dell’amenorrea nelle atlete includono:
Stress fisiologico e psicologico: L’allenamento intenso può attivare l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, aumentando i livelli di cortisolo, un ormone che inibisce la produzione di gonadotropine (LH e FSH).
Deficit energetico: Se il dispendio calorico supera costantemente l’apporto energetico, il corpo riduce le funzioni non essenziali, come la riproduzione, per risparmiare energia.
Bassi livelli di grasso corporeo: Un indice di massa grassa troppo basso (<16-18%) può alterare la produzione di estrogeni, portando a irregolarità mestruali.
Pugilato e Amenorrea: Fattori di Rischio Specifici
Nel pugilato femminile, l’amenorrea è particolarmente frequente per diverse ragioni:
Categoria di peso: Le atlete spesso devono perdere rapidamente massa corporea per rientrare in una specifica categoria di peso, aumentando il rischio di deficit energetico e alterazioni ormonali.
Allenamenti ad alta intensità: Il pugilato richiede sessioni prolungate di esercizi aerobici e anaerobici, aumentando il rilascio di cortisolo e la soppressione dell’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi.
Dieta restrittiva: Alcune pugili adottano strategie alimentari drastiche, riducendo l’apporto calorico e i grassi essenziali necessari alla sintesi degli ormoni sessuali.
Ormoni Coinvolti nell’Amenorrea da Esercizio
L’allenamento intenso e la restrizione energetica influenzano diversi ormoni chiave:
Estrogeni (estradiolo): Fondamentali per il ciclo mestruale e la salute ossea, i livelli si riducono drasticamente nelle atlete amenorroiche.
Leptina: Un ormone prodotto dal tessuto adiposo che segnala al cervello la disponibilità energetica. Livelli bassi di leptina sono associati a disfunzioni mestruali.
Grelina: L’ormone della fame, che aumenta in risposta a restrizioni caloriche e può influenzare negativamente la funzione ipotalamica.
Cortisolo: L’ormone dello stress, che aumenta con l’esercizio intenso e inibisce l’asse riproduttivo.
FSH e LH: Gonadotropine essenziali per l’ovulazione, spesso ridotte nelle atlete con amenorrea.
Conseguenze dell’Amenorrea per le Pugili
L’assenza del ciclo mestruale non è solo un problema riproduttivo, ma ha effetti negativi su diversi aspetti della salute:
Osteoporosi precoce: La carenza di estrogeni accelera la perdita di densità ossea, aumentando il rischio di fratture da stress.
Rischio cardiovascolare: Gli estrogeni proteggono il cuore e i vasi sanguigni, quindi la loro riduzione può aumentare il rischio di malattie cardiovascolari.
Deficit cognitivo e umore: Gli ormoni sessuali influenzano il benessere psicologico, e la loro carenza può causare ansia, depressione e riduzione delle capacità cognitive.
Ridotta performance atletica: La perdita di massa muscolare e la fatica cronica possono compromettere le prestazioni sportive.
Strategie per Prevenire e Gestire l’Amenorrea nelle Pugili
Per preservare la salute ormonale e la performance atletica, le pugili dovrebbero adottare alcune strategie preventive:
1. Bilanciare l’apporto energetico: Assicurarsi un sufficiente apporto calorico per sostenere il dispendio energetico dell’allenamento.
2. Mantenere un adeguato livello di grasso corporeo: Evitare di scendere sotto il 16-18% di massa grassa per non compromettere la produzione ormonale.
3. Adottare una dieta equilibrata: Assumere carboidrati complessi, proteine di qualità e grassi sani (omega-3 e omega-6) per sostenere le funzioni endocrine.
4. Monitorare lo stato ormonale: Effettuare controlli periodici per valutare i livelli di estrogeni, LH, FSH, cortisolo e leptina.
5. Evitare diete drastiche pre-gara: Pianificare la perdita di peso in modo graduale per ridurre l’impatto sugli ormoni.
6. Includere il recupero nell’allenamento: Alternare sessioni intense a giorni di recupero attivo per ridurre lo stress fisiologico.
Conclusione
L’amenorrea nelle pugili è un segnale di squilibrio metabolico e ormonale che non dovrebbe essere ignorato. Adottare un approccio equilibrato all’alimentazione, all’allenamento e al recupero è fondamentale per preservare la salute e ottimizzare la performance sportiva. La consapevolezza e la prevenzione sono le chiavi per garantire il benessere a lungo termine delle atlete.
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Importante: La Padova ring ha stipulato con lo studio del Dr. G. Ambrosini una “convenzione” per la salute delle proprie Atlete.